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Storia del Giardino

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Il Giardino storico Cairoli, situato nel cuore di Roma, nell'omonima piazza intitolata a Benedetto Cairoli che dimorò a pochi metri in via dei Giubbonari 113, venne donato alla città di Roma dal barone G. Hüffer.


Alla fine del 1800, fu deciso di aprire un collegamento tra l’antica stazione Trastevere di piazza Ippolito Nievo con il centro di Roma, tracciando, quindi, una strada diritta da viale Trastevere a piazza Argentina. L’allora via della Mortella fu allargata aprendo il varco che tutt’ora coincide con via Arenula.

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Durante i lavori tutti i palazzi situati a est della nuova strada furono arretrati di molti metri e nel 1886, Hüffer propose al Comune di realizzare "a suo spese uno Square”, tanto utilizzato a Parigi e a Londra, “per dare al pubblico conforto di aria pura e libera e comodità di passaggio e di trattenimento piacevole”. In realtà la proposta fu fatta soprattutto per fare cosa gradita alla contessa di Santa Fiora, l’ultima discendente della nobile famiglia dei principi Santacroce. Il palazzo Santacroce, che la stessa contessa si era impegnata di restaurare a sue spese, si trova sul lato opposto rispetto alla chiesa di San Carlo ai Catinari e il barone voleva evitare "che la dama al verone si rattristasse alla vista del polveroso sterrato” se questo fosse rimasto uno spazio vuoto. Fu così che nel 1888 il Comune accettò la proposta del barone Hüffer.

 

Il progetto del Giardino della nuova piazza venne realizzato dall’architetto-orticoltore francese Edouard André, proveniente dalla scuola del celebre Jean Charles Adolphe Alphand, principale collaboratore del barone Haussmann, che fu l’ideatore dei giardini di Villa Carlo Alberto e di S. Andrea al Quirinale e colui che, tra l’altro, curò la progettazione e la realizzazione di tutti i grandi parchi parigini voluti da Napoleone III. Tra i suoi progetti più celebri compaiono il Bois de Boulogne, l’ippodromo di Lonchamps, alcuni boulevards di Parigi, il Sefton Park di Liverpool e il Woodhouse Park di Leeds.

 

Nell’area verde furono piantati platani, olmi, lecci, palme e diverse varietà di piante e, alle due estremità, furono collocate una fontana classica e una statua. Per realizzare la fontana venne utilizzata un’antica tazza in granito grigio egiziano (marmor claudianum) proveniente dalla vicina piazza Cenci, dove era stata scoperta nel 1887. Il monumento, invece, è una statua bronzea che raffigura il repubblicano Federico Seismit Doda, ministro delle Finanze nei governi Cairoli (1878) e Crispi (1889); la scultura, collocata nel 1919, fu realizzata da Eugenio Maccagnani. La cancellata originaria del Giardino fu rimossa nel 1937 per esigenze belliche e riprodotta nel 1999 (restauro del Giardino in occasione del Giubileo 2000 a cura dell’architetto paesaggista Massimo De Vico Fallani), mentre la decorazione originaria del balaustro della fontana (delfini di bronzo intorno ad un tridente) è andata perduta. A memoria dei lavori fu collocata una targa vicino al portone di Palazzo Signori (civico 2 di piazza Cairoli): “SPQR AREA PUBBLICA RIDOTTA A GIARDINO A SPESE DI GUGLIELMO HUFFER MDCCCXC”.


L’Associazione Giardino Storico Cairoli in via di iscrizione al RUNTS (già Associazione G. Hüffer) è nata il 10 luglio 2018 da un gruppo di amici e residenti, con la finalità di far tornare a vivere il Giardino che all’epoca versava in una situazione di grave degrado urbano e sociale e si presentava al pubblico quale una vera e propria “discarica” a cielo aperto dove venivano conferiti i rifiuti che nessuno era competente a raccogliere.


In breve tempo l’Associazione, completamente autofinanziata, ha ottenuto i primi risultati e, soddisfatta del successo e della “bonifica” dei luoghi, durante il periodo del lockdown, ha sollecitato e ottenuto la derattizzazione da parte del Comune, rimasta ancora efficace. In quel periodo il Giardino veniva pulito dai ROM parcheggiatori abusivi di zona, dal profugo curdo Humid, ed è stato selezionato dal missionario Don Vittorio Bruscella per un progetto di giardinaggio durato alcuni mesi e finanziato dall’Elemosiniere del Papa e dal Municipio I.


I cittadini attivi cresciuti in numero e professionalità nell’Associazione, hanno realizzato due splendide scacchiere di ferro battuto e marmo policromo con sedili in stile grazie in particolare alla donazione dello Studio legale Satta Romano & Associati legandosi indissolubilmente alla Accademia Scacchistica Romana, il Circolo di scacchi più antico di Italia che all'interno del Giardino organizza tornei e corsi di scacchi.


Nel 2023 l’Associazione, presa coscienza delle impellenti necessità di gestione del verde e di restauro e manutenzione delle strutture storiche e monumentali, ha incaricato l’esperto Giulio De Fiore di redigere un Progetto di Riqualificazione e Gestione del Verde da finanziare con erogazioni liberali in un’ottica di partenariato pubblico-privato e in attuazione del principio di sussidiarietà di cui all’articolo 118 della Costituzione.

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